Casei
p.II bene disterat in mortario;
ubi bene distriverit, farinae siligineae libram aut,
si voles tenerius esse, selibram similaginis solum
eodem indito; permiscetoque cum caseo bene; ovum unum
addito et una permisceto bene. Inde panem facito;
folia subdito; in foco caldo sub testu coquito leniter.
De
Agri cultura, c 75
|
Globulos
sic facito
-
Caseum
cum alica ad eundem modum misceto;
-
inde,
quantos voles facere,facito.
-
In
aenum caldum unguem indito.
-
Singulos
aut binos coquito;
-
versatoque
crebro duabus rudibus;
-
coctos
eximito;
-
eos
melle unguito;
-
papaver
infriato:
-
ita
ponito
De
Agri cultura, c 79
|
Familiae
cibaria
Qui
opus facient:per hiemem tritici modios IIII,per
aestatem modios IIII S;
Vilico
vilicae,epistatae,opilioni:modios III;
Compendis:
per hiemem panis p IIII
ubi
vineam fodere coeperint panis pV; usque adeo dum fico
esse coeperint;deinde ad p IIII redito.
Catone
De agri cultura liber , c 56
|
Pulmentarium
familiae
Oleae caducae
quam plurimum condito ;post oleas tempestivas (unde
minimum olei fieri poterit), eas condito:parcito uti
quam diutissime durent.Ubi oleae comesae erunt,
hallacem et acetum dato. Oleum datum in menses
unicuique S I ,salis unicuique in anno modium satis
est.
Catone, De agri
cultura liber , c 58
|
|
|
Farai
il “libum” in questo modo |
Trita
in un mortaio 1 kg di formaggio di pecora; dopo averlo
ben tritato, aggiungerai mescolando 500 g di farina o,
se vuoi sia più soffice, soltanto 250 g di farina;
aggiungerai un uovo e mescolerai bene. Poi formerai il
pane; metterai sotto il pane alcune foglie di alloro;
lo cucinerai lentamente su fuoco caldo coprendolo con
un coperchio. |
Farai
le palline dolci fritte così
1) 1) Mischierai
formaggio di
pecora e semola di grano
duro nella stessa quantità
2)
Poi
farai le palline che
vuoi tu;
3) Scalderai
in una padella
olio o burro.
4) Le
cucinerai una alla volta o due alla
volta;
5)
Le girerai frequentemente
con due cucchiai di legno;
6) Quando
saranno cotte le
toglierai;
7) Le
bagnerai con del miele;
8) Sbriciolerai
sopra semi di papavero:
9) Le
servirai in questo modo.
|
Gli
schiavi che scaveranno la trincea: per l’inverno
avranno quattro moggi di farro,per l’estate
quattro moggi e mezzo; per il fattore, la
fattoressa, il sovrintendente, il pecoraio: tre
moggi; per gli schiavi con i ceppi: per l’inverno
quattro libbre di pane; quando avranno iniziato a
zappare la vigna cinque libbre; fino a quando non
avranno incominciato a mangiare i fichi; infine si
ritornerà a quattro libbre.
|
Companatico
degli schiavi
Conserverai
la maggior parte delle olive cadute; dopo
condirai
le olive mature (da cui potrai ricavare
pochissimo olio):le metterai da parte affinché
durino molto a lungo. Quando le olive saranno
mangiate metterai l’aceto e il garum.
Metterai mezza libbra d’olio per ciascuno
ogni mese è sufficiente dare un moggio di
sale per ciascuno in un anno.
|
|