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Laurana Lajolo, Progetti per imparare la storia del '900: il laboratorio di didattica della storia

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LA BIOGRAFIA PERSONALE E LA STORIA

Per affrontare correttamente l’insegnamento della contemporaneità i docenti devono anche riflettere sull’uso pubblico, o meglio politico, della storia e sui compiti formativi dell’insegnante. In tale dimensione acquista rilevanza specifica l’elaborazione del rapporto tra memoria e storia, così pregnante per la storia contemporanea, e dell’interrelazione tra generazioni, tenendo conto del diverso sguardo sul ‘900 degli insegnanti e dei ragazzi.
I docenti non possono, infatti, sottrarsi ad avere consapevolezza della propria biografia individuale in relazione agli avvenimenti insegnati, agli snodi individuali e collettivi del periodo, a prendere compiutamente atto, insomma, del ruolo di testimoni ed insieme di interpreti della storia insegnata, condizione del tutto nuova ed insolita, ma anche stimolante e ricca di sviluppi. Se i docenti si presentano ai loro studenti come testimoni diretti, riattivano di fatto il rapporto intergenerazionale, quasi scomparso, che è il motore principale del passaggio di memoria tra le generazioni e quindi del confronto sui valori. Si riapre così il processo della memoria storica, intreccio tra passato e presente che si forma nelle relazioni tra soggetti di diversa età, ciascuno con la propria memoria, ma che, insieme, compongono il quadro generazionale e intergenerazionale.
In tale contesto, naturalmente, i docenti devono anche essere criticamente consapevoli dei limiti dell’uso della memoria in sede storica; la memoria è senza dubbio una fonte soggettiva di primaria importanza, ma richiede precisi e coerenti riscontri con altre fonti e con la documentazione scritta esistente ed ha precisi campi di applicazione.
Credo che nella società attuale sia fuori luogo, data la rapidità delle trasformazioni e la radicalità dei cambiamenti, parlare di "trasmissione dei valori", propria delle società autoritarie e fortemente ordinate e gerarchizzate. Oggi, in cui il mondo degli adulti ed il mondo dei giovani sono collocati in dimensioni molto differenziate, l’obiettivo formativo che si deve raggiungere è quello di "riscrivere insieme i valori". La generazione dei docenti (e quindi dei padri/madri) dichiari e proponga i propri punti di riferimento passati e presenti, non in termini assoluti, ma come effetti dell’esperienza di vita e li confronti con le aspirazioni, i bisogni, i sogni dei giovani, che hanno, lo vogliano o no, il compito insopprimibile di progettare il futuro. E forse, nel momento presente, soltanto la scuola è in grado di creare le condizioni di quel passaggio di memoria tra le generazioni, che prima avveniva in ambiti familiari e comunitari.
Il laboratorio offre il luogo privilegiato per questo incontro di memorie e di aspettative, di presente – passato - futuro, in quanto lì si svolge il lavoro comune di docente e studenti.
L’attività di istruzione e formazione nasce dalla collaborazione tra due soggetti: i docenti e gli studenti. I primi sono i produttori di saperi, portando con sé la propria storia, e, in quanto mediatori tra i risultati della conoscenza scientifica e l’apprendimento scolastico, organizzano i processi cognitivi degli allievi. Nell’ambito del laboratorio, scendono dalla cattedra e stabiliscono l’interazione con i ragazzi, o meglio con i propri collaboratori, ad un progetto di conoscenza ed esperienza che fornisce ad entrambi i soggetti occasioni di insegnamento e di apprendimento, sostanzialmente di scambio conoscitivo ed emotivo. Gli studenti, a loro volta, hanno l’importante occasione formativa di riconoscere la relazione tra la propria biografia personale e la Storia, giungendo a pensare storicamente il presente ed a dare senso al proprio vissuto. Con l’interazione tra i due soggetti, che tenga conto delle domande dei ragazzi sul presente, si stabilisce il rapporto tra memoria/storia/generazioni, che consente di cogliere la qualità dei cambiamenti in atto (per un approfondimento di questi argomenti rimando a un mio intervento, I giovani e il senso del tempo - La storia del ‘900 a scuola, pubblicato in "Storia e problemi contemporanei", n.21., a. XI, 1998, Rivista dell’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche).


   

I giovani e il senso del tempo. La storia del '900 a scuola
di Laurana Lajolo

Il laboratorio e la sua polisemia
di Mario Pinotti 

Dove si costruisce la memoria. Il Laboratorio di storia
di Aurora Delmonaco

Bibliografia di base per la costruzione del Laboratorio di storia
a cura di Maurizio Gusso


   

Storie contemporanee - Didattica in cantiere -INSMLI
Insegnare il Novecento
di Laurana Lajolo

storia contemporanea e passaggio della memoria tra le generazioni
di Laurana Lajolo

 

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