bibliolab

chi siamo attivitą e news la biblioteca laboratorio di lettura


mappa del sito

giochi multimedia e web laboratorio di storia laboratorio accadueo
 
LABORATORIO DI STORIA > gli interventi degli esperti > la metodologia di laboratorio

Laurana Lajolo, Progetti per imparare la storia del '900: il laboratorio di didattica della storia

torna a Fare storia in Laboratorio

fare storia in Laboratorio
gli interventi degli esperti
i percorsi didattici
materiali didattici
Bibliolab:
la caccia al tesoro
le sitografie
Forum docenti
Forum studenti
 

FARE STORIA

Il laboratorio si propone, dunque, come il luogo in cui viene superata la visione trasmissiva tradizionale del sapere attraverso le lezioni frontali ed i contenuti confezionati, ed in cui viene sperimentato il sapere e il saper fare dell’insegnante e dei ragazzi. Si costituisce il lavoro comune tra colui che insegna, ma che nel contempo impara dai suoi allievi, e coloro che, mentre acquisiscono strumenti cognitivi ed operativi, attivano uno scambio di conoscenze e competenze, di saperi e di desideri. Il laboratorio è anche il luogo in cui, nel fare direttamente storia, scatta la motivazione di sapere, si innesca una "passione" di condurre a termine la ricerca di conoscenza, si stabilisce una complicità empatica con il docente ed i compagni per compiere bene un lavoro, che non è imposto, ma è prodotto collettivo.
I ragazzi imparano così a fare storia, nel senso che si impadroniscono delle procedure seguite dallo storico nel suo lavoro di ricerca e di interpretazione, ma comprendono anche concretamente, durante lo svolgimento del percorso didattico, che sono anch’essi parte della storia, che stanno "facendo la loro parte" nella storia, per piccola che essa sia. E questo riconoscimento di protagonismo ha come finalità l’assunzione di responsabilità individuale e civile di giovani cittadini.
E’ chiaro come muti fortemente il metodo di approccio allo studio storico, che punta sulla ricerca e sull'esperienza piuttosto che sulla trasmissione di contenuti preconfezionati, e quanto questa trasformazione richieda ai docenti competenze e capacità creative, oltre che conoscenze disciplinari.
D’altro canto, gli stessi studenti passano da un atteggiamento ricettivo, spesso esclusivamente passivo e senza motivazione di conoscenza, al fare storia, allo sperimentare le procedure ed i metodi dello storico, supportati dagli insegnanti. Essi sono stimolati a rendere esplicite domande, anche inespresse, sul mondo attuale ed a porsi in atteggiamento di ricerca rispetto al passato per orientarsi nel presente. Il loro vissuto soggettivo è messo al centro delle motivazioni per conoscere la storia o meglio le storie del passato, per trovare ipotesi interpretative del presente ed inventare prospettive per il futuro. I ragazzi vengono ad assumere responsabilità nella scelta e nell’utilizzo degli strumenti critici del proprio processo formativo, con un atteggiamento attivo, che ha un grande valore educativo, non circoscritto alla sola disciplina storica.
Il lavoro di gruppo tra compagni, di cui è parte integrante e non esterna l’insegnante, produce, oltre alla conoscenza del mestiere dello storico, anche una nuova consapevolezza del duplice significato del fare storia. Fa sperimentare il nesso tra sapere cognitivo e saper fare, producendo, a volte, anche nuovi risultati della ricerca, seppure nella dimensione del laboratorio, fa conoscere ed analizzare la presenza della pluralità di soggetti del processo storico. In particolare il ragazzo può acquisire abilità cognitive ed operative per compiere le indagini sulla documentazione e giungere all’interpretazione dei fatti e dei processi storici. Che, poi, a ben vedere, è l’obiettivo finale dello studio della storia, esaltato nel campo della storia contemporanea, per le evidente implicazioni del nesso presente - passato - presente riguardo ai temi affrontati. Il laboratorio può essere attivato per esperienze molto circoscritte nel tempo, cioè con proposte di brevi unità didattiche, o come punto di riferimento costante per lo studio della storia, attivando esperienze e ricerche di più lunga durata, programmate lungo tutto l’anno scolastico. Al fine di favorire questa nuova modalità di apprendimento e di coscientizzazione del fare storia, ritengo che ricerche e percorsi didattici sulla storia locale e territoriale siano molto proficue e adatte a raggiungere gli obiettivi indicati.
Infine, mi pare utile richiamare l’attenzione che il laboratorio come "luogo scolastico" non può rimanere chiuso in se stesso, ma deve rimanere in costante riferimento con i luoghi di documentazione, di ricerca e di consultazione del territorio, censiti nella banca-dati, allargando l’orizzonte alle dimensioni urbanistiche, paesaggistiche, naturalistiche ed ambientali, che sono ricchissime di suggestioni e di tracce di storia/storie e che sono completamente assenti dai manuali e dai metodi tradizionali di insegnare la storia. Queste sono, al contrario, fonti di massimo interesse, luoghi primari e consueti della vita quotidiana dei ragazzi, che meritano un approfondimento storicamente critico di conoscenza, per consentire il confronto con la globalità della storia.
La presenza dei laboratori produrrà cambiamenti nell’attività didattica degli Istituti, che possono proporsi come consulenti delle scuole-polo, anche con appositi protocolli d’intesa. Si potrà mettere a disposizione le competenze scientifiche e le risorse umane e strutturare opportunità di consultazione guidata agli archivi (cartaceo, fotografico, ecc.), alla biblioteca, all’emeroteca e videoteca, con repertori di fonti per la ricerca, bibliografie ragionate, percorsi di lettura delle fonti audiovisive ed altro ancora. Si dovrà anche intensificare la ricerca didattica per fornire nuovi suggerimenti di lavoro, spendibili nella scuola.
E’ necessario, dunque, continuare a produrre riflessioni ed approfondimenti in merito al contributo che gli Istituti possono mettere in campo rispetto alle modalità di progettazione e di operatività di una struttura nuova, che tra poco entrerà a far parte dell’istituzione scolastica.


   

I giovani e il senso del tempo. La storia del '900 a scuola
di Laurana Lajolo

Il laboratorio e la sua polisemia
di Mario Pinotti 

Dove si costruisce la memoria. Il Laboratorio di storia
di Aurora Delmonaco

Bibliografia di base per la costruzione del Laboratorio di storia
a cura di Maurizio Gusso


   

Storie contemporanee - Didattica in cantiere -INSMLI
Insegnare il Novecento
di Laurana Lajolo

storia contemporanea e passaggio della memoria tra le generazioni
di Laurana Lajolo

torna a Fare storia in Laboratorio

LABORATORIO DI STORIA > gli interventi degli esperti > la metodologia di laboratorio