|
DIDATTICA PER PROGETTI
Secondo le nuove indicazioni ministeriali
il programma va, dunque, considerato come quadro di riferimento generale
e flessibile, in cui operare scelte tematiche all'interno della rilevanze
storiche del secolo. Assume così rilievo la progettazione dei docenti,
Come indica il provvedimento sull'autonomia della scuola, che prevede
esplicitamente la programmazione autogestita. Va individuata una rete concettuale
della contemporaneità, attraverso concetti-chiave e categorie
interpretative. A questo proposito è utile consultare il numero di
I viaggi di Erodoto (gennaio-aprile 1997), dedicato all'iinsegnamento
del Novecento, e il volume curato da Claudio Pavone I temi della
storia.
La complessità dell'insegnamento della storia del '900 richiede di
individuare snodi tematici e argomenti di lungo e breve periodo, in connessione
con altre discipline fondanti la cultura contemporanea, come la letteratura,
la musica, il cinema, l'arte, l'antropologia e la cultura materiale, la
sociologia, ecc. Non si deve temere la "parzialità" della programmazione,
se si controlla attentamente la completezza delle procedure della conoscenza
storica, applicata allo "spaccato" di storia studiato.
L'approccio allo studio della storia dovrebbe partire dal vissuto dei soggetti
della formazione, gli studenti, dalle domande sul presente per risalire al
contesto storico passato. Intendo non riferirmi all'appiattimento delle scelte
contenutistiche, attestandosi alle domande spontanee ed immediate degli studenti,
ma ricostituendo. attraverso le curiosità e gli interessi espressi,
anche in modo confuso dai ragazzi, le problematiche presenti nel contesto
esistenziale, politico, sociale, culturale.
Il senso della storia si acquisisce, infatti, intrecciando la biografia
soggettiva e la storia, l'identità individuale che si forma per effetto
del passato collettivo, in un rapporto interattivo. La rappresentazione della
storia è la combinazione di elementi intellettuali ed elementi emotivi,
il riconoscersi del soggetto che studia la storia come attore del processo
storico.
Stabilite le rilevanze e la metodologia, si possono definire i moduli di
articolazione del programma. Possiamo definire i moduli come blocchi autonomi
di contenuti di valenza storica e multidisciplinare, pensati come segmenti
del curricolo. Sono, sostanzialmente, quadri strutturali, che propongono
selezione e composizione di temi in sistemi di conoscenza, ricordando che
i fatti storici non sono soltanto avvenimenti, ma anche fenomeni
economico-sociali-culturali, organizzazioni politiche e giuridiche, ecc..
Per esempio, un modulo può riferirsi alle guerre mondiali del XX secolo,
come alle migrazioni, alla deportazione, alla condizione femminile, e altro
ancora.
Sullo sfondo della storia complessiva viene, dunque, iscritto un tema o nn
filone tematico, che possa costituire un nesso con radici passate del presente,
così da consentire la costruzione da parte degli studenti di un processo
di elaborazione della contemporaneità in un sistema
spazio-temporale.
In tal modo il processo di apprendimento inizia correttamente, dalle
preconoscenze degli studenti (domande sul presente), per formare le competenze
per lo studio del tema e costruire progressivamente delle mappe di
conoscenza.
Il riferimento esplicativo può essere la struttura dell'ipertesto,
con un nucleo necessario di conoscenze e molte possibili uscite di
approfondimento e di ampliamento del filone tematico. (I nuovi programmi
degli Istituti professionali elaborati da Ivo Mattozzi secondo la programmazione
modulare rappresentano un'applicazione avanzata di tale teoria.).
L'organizzazione modulare del curricolo propone, infatti, la costruzione
di percorsi formativi rispondenti ai bisogni degli studenti e consente di
gestire la crescente espansione di saperi, attraverso scelte flessibili e
opzionali di percorsi conoscitivi e di approfondimento.
È ormai molto diffusa l'esigenza di superare la ciclicità dei
programmi, procedendo alla revisione del curricolo verticale. La materia
va ristrutturata in una pluralità di operazioni mentali ed operative,
scandite secondo la gradualità di complessità crescente nella
scuola dell'obbligo (prevista fino al sedicesimo anno di età), per
giungere agli approfondimenti dell'ultimo triennio. Le scale spazio-temporali
saranno diversificate e finalizzate per dare il senso della mondializzazione
della storia.
Il documento del Ministro Berlinguer sulla riforma della scuola (gennaio
'97), contiene già indicazioni significative riguardo alle strutture
modulari dei curricoli. I1 curricolo dovrebbe quindi essere un insieme organico
di percorsi didattici di varia lunghezza (da un anno a più cicli scolari),
che combina gli obiettivi, i contenutii e le strategie didattiche, secondo
modalità flessibili. E forse sarebbe meglio parlare di un modello
polivalente di curricoli con percorsi adattati ai singoli contesti
scolastici.
In questa dimensione, diventa particolarmente significativo anche l'approccio
con la storia locale, che può consentire una territorializzazione
delle conoscenze storiche, mettendo lo studente in rapporto con il proprio
passato, con la memoria che ha costituito e costituisce le identità
individuali e l'identità collettiva del suo contesto esistenziale,
posto in relazione con contesti più ampi a livello nazionale e a livello
internazionale. Luogo preferenziale per questo approccio è il laboratorio,
dove lo studente può seguire un percorso di ricerca simulato,con l'uso
delle fonti e la sperimentazione della procedura storica.
Il manuale, nella sua forma più aggiornata, risulta essere ancora
uno strumento utile a fornire quadri di sintesi e di riferimenti generali,
ampliando l'orizzonte dalla storia nazionale alla mondializzazione dei processi.
La stessa lezione frontale consente di delineare, di volta in volta, le categorie
e le modalità di approccio agli argomenti.
Ma la storia contemporanea richiede necessariamente forme diverse di
comunicazione e strumenti diversi di consultazione e di studio: selezione
di fonti documentarie multimediali e storiografiche, strumentazione di ricerca
anche informatica. L'interrogazione non è più l'unico mezzo
di verifica, vanno utilizzati test, questionari, giochi didattici, brevi
relazioni, prodotti informatici e multimediali, che rappresentino anche le
nuove modalità espressive in possesso degli studenti.
In tal modo viene anche a definirsi un ruolo del docente diverso dall'attuale:
si passa dall'insegnante conferenziere e/o affabulatore, all'organizzatore
e .coordinatore del lavoro si apprendimento del sapere storico da parte degli
studenti.
I docenti possono essere definiti produttori di sapere, perché, da
un lato, sono mediatori dl superi specialistici e, dall'altro; sono dei
progettisti.
I docenti, infatti, non sono studiosi specialistici delle materie che insegnano,
ma piuttosto sono chiamati a diventare mediatori, appunto, tra gli esiti
della ricerca e lìapprendimento in sede scolastica della conoscenza
disciplinare. Pertanto, devono tradurre didatticamente la conoscenza storica,
facendo operazioni cognitive e metodologiche e progettando farnie di
comunicazione e di sperimentazione delle procedure, adeguate al livello
conoscitivo degli studenti e agli obiettivi e finalità di programma.
I docenti possono, inoltre, essere considerati come progettisti,
perché devono essere ha grado, partendo dai bisogni emotivi e
dei conoscitivi dei ragazzi, di progettare, appunto, assi di sviluppo di
itinerari didattici adatti a rendere manifesto il rapporto tra gli studenti.
stessi e il passato, che è anche il loro, anche se non ne hanno ricevuta
memoria dalle generazioni precedenti nell'ambito familiare e sociale.
In sostanza si tratta non solo di insegnare e apprendere la storia del '900,
ma di interpetere tutta la storta con lo sguardo della
contemporaneità.
|
Progetti per imparare
la storia del '900: il laboratorio di didattica della
storia
di Laurana
Lajolo
Il
laboratorio e la sua polisemia
di Mario
Pinotti
Dove
si costruisce la memoria. Il Laboratorio di storia
di Aurora
Delmonaco
Storie contemporanee - Didattica
in cantiere -INSMLI
Insegnare
il Novecento
di
Laurana Lajolo
storia
contemporanea e passaggio della memoria tra le generazioni
di Laurana Lajolo
|