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INSEGNARE CON IL CINEMA
la storia per immagini in un istituto professionale
: la shoah

ALLEGATO 2  
GLOSSARIO

Antisemitismo: parola coniata nel 1879 da Wilhelm Marr, giornalista tedesco che aveva in odio gli ebrei. L'accezione originaria è "avversione agli ebrei"; oggi ha più il significato di "pregiudizio verso gli ebrei."

Ariano: nella sua accezione originaria, il termine indica le popolazioni iraniche e quelle indiane di origine indoeuropea; dai nazisti esso fu indebitamente esteso a tutti i popoli di lingua indoeuropea, in particolare a quelli germanici (passando quindi a indicare persone di pelle bianca di tipo nordico), e assunto a sinonimo di razza pura e superiore in opposizione a ogni altra razza.

Auto-da-fe: (dal portoghese = "atto di fede") la pubblica cerimonia in cui in Spagna venivano pronunciate le sentenze contro coloro che erano stati processati e trovati colpevoli dal tribunale dell'Inquisizione. Era seguita dall'esecuzione della sentenza da parte del braccio secolare; normalmente la sentenza prevedeva la pena di morte mediante il rogo.

Boicottaggio: azione di protesta, anche violenta, che si manifesta nel non acquistare determinati beni o nel non usufruire di determinati servizi, al fine di procurare un danno economico...

Camera a gas: camera a tenuta stagna, costruita in modo che i gas tossici che vi si introducevano potessero uccidere un numero altissimo di persone.

Campo di concentramento: prigione organizzata non in celle, ma in baracche-dormitorio. I campi di concentramento furono usati dai nazisti per alloggiare migliaia di persone in condizioni intollerabilmente disumane.

Campo di lavoro: campi di prigionia in cui la manodopera gratuita dei detenuti veniva sfruttata per l'industria o per le necessità belliche.

Campo di sterminio: centri stabiliti per lo più in zone rurali e progettati per l'annientamento di massa. Sei di essi (Auschwitz, Treblinka, Sobibor, Maidanek, Chelmno e Belzec) furono impiantati e usati esclusivamente per l'assassinio degli ebrei.

Cancelliere: il primo ministro della Germania.

Capitalismo: sistema economico nel quale la proprietà è per lo più privata e appartiene a individui o società, e in cui il libero mercato determina l'offerta e la domanda di beni e servizi.

Capro espiatorio: persona o gruppo su cui si fa ricadere la colpa di errori o incapacità altrui.

Circoncisione: la rimozione della pelle del prepuzio; atto rituale che si compie presso gli ebrei otto giorni dopo la nascita di ciascun maschio per simboleggiare l'alleanza tra Dio e Abramo.

Colpo di stato: presa del potere dall'interno degli apparati statali mediante la forza o la costrizione.

Comunismo: sistema sociale, politico ed economico che si fa strada mediante la lotta rivoluzionaria per creare una società senza classi; pone le sue basi nella proprietà collettiva dei mezzi di produzione e di sussistenza nonché nel controllo dell'economia da parte del governo centrale.

Cospirazione: patto giurato fra due o più persone al fine di commettere insieme un crimine, una truffa o altro atto malvagio.

 Demagogo: persona che tenta di prendere il potere facendo uso di argomenti di grande presa emotiva sul pubblico, che facciano cioè leva sulle sue emozioni, i suoi pregiudizi, i suoi bisogni immediati.

Deportazione: trasferimento forzato di persone in luoghi lontani da quelli di residenza.

Diaspora: la dispersione degli ebrei al di fuori della Palestina, a partire dalla cattività babilonese. Vengono chiamati collettivamente così ancor oggi quegli ebrei che non vivono in Israele.

Diritti civili: il complesso dei diritti alla libertà personale e alla piena uguaglianza giuridica, sociale, politica ed economica che spetta a tutti gli uomini.

Disinformazione: l'azione di fornire informazioni volutamente errate.

Dittatore: capo che gode di autorità e di discrezionalità assolute sul governo dello stato; in particolar modo un capo che sia considerato tirannico o oppressivo.

Dottrina della responsabilità collettiva: dottrina che asserisce che un gruppo è responsabile per l'operato degli individui che lo compongono, e che di conseguenza per quelle azioni tutto il gruppo può essere punito.

Editto: decreto o proclama emanato da un'autorità, che ha valore di legge.

Elitarismo: ideologia che prevede che soltanto pochi, i "migliori" o "più dotati" membri di un determinato gruppo sociale, debbano detenere il potere.

Eresia: credo o opinione che si diparte da una dottrina generalmente accettata.

Esproprio: l'atto di prendere possesso della proprietà di qualcuno, specialmente a opera di una istituzione pubblica verso un privato cittadino.

Espulsione: l'atto di mandare via, ovvero di cacciare una persona da una città, da un paese, da un incarico.

 Fascismo: filosofia ovvero sistema di governo che prevede, o esercita, una dittatura di estrema destra, tenendo unite le redini del governo e degli affari; esso prevede inoltre un'ideologia di nazionalismo guerrafondaio.

Forno crematorio: edificio per la cremazione (ovvero la riduzione in cenere) dei cadaveri.

Führer: in tedesco = "capo, guida", come l'italiano "duce". In origine era il titolo conferito a Hitler come capo del Partito nazista: egli lo mantenne poi come dittatore della Germania.

Führerkonferenz: un vertice che Hitler teneva con il proprio stato maggiore, come quello del novembre 1937 durante il quale il Führer illustrò i propri piani per la costruzione dell'impero.

 Genocidio: dal latino genus = popolo, razza, stirpe e la radice di caedes = uccisione. Uso deliberato e sistematico di pratiche (quali l'uccisione, l'ingiuria fisica o morale, le condizioni di vita intollerabili, la prevenzione delle nascite, il trasferimento forzoso di bambini di un gruppo all'interno di un altro gruppo) volte a ottenere la distruzione di un gruppo razziale, politico o culturale, o la distruzione di una lingua, religione o cultura di un gruppo di persone.  In età moderna e contemporanea i più gravi furono quello degli indigeni d’America e quello degli ebrei della Germania nazista.

Gerarchia: serie ordinata di gradi e dignità, dalla massima alla minima, di cui sono investite le persone che fanno parte di un organismo e tra le quali esiste un rapporto di subordinazione...

Gestapo: Geheime Staatspolizei = Polizia segreta di stato. Fu istituita nell'aprile del 1933. Non doveva rendere conto ad alcuna autorità civile e aveva licenza di sorvegliare, interrogare e imprigionare i "sospetti" senza processo.

Ghetto: quartiere di una città circondato da mura in cui gli ebrei erano obbligati a risiedere. Ora la parola si usa anche per indicare quartieri, isolati o intere città prevalentemente abitati da gruppi minoritari; in questo caso le barriere saranno piuttosto di tipo socioeconomico, e non fisico.

Ideologia: insieme delle idee che riflettono gli atteggiamenti sociali e le aspirazioni di un individuo, di un popolo, di un'epoca, di una classe sociale; ma anche sistema di idee e principi che sta alla base di un movimento politico o religioso.
Si parla di "ideologia di destra" per indicare il pensiero di individui o gruppi che si oppongono ai cambiamenti dell'ordine sociale esistente, e che preferiscono atteggiamenti e pratiche tradizionali; queste persone possono talvolta arrivare a desiderare che si insedi con la forza un ordine politico di tipo autoritario. Si parla di "ideologia di sinistra" per indicare il pensiero di quelle persone che desiderano riformare ovvero rovesciare l'ordine esistente, e che desiderano che i cambiamenti avvengano in nome di una maggior libertà o benessere dell'uomo comune.

Inquisizione: tribunale religioso istituito da papa Gregorio IX nel 1231 per indagare sulle eresie e punirle.

Integrazione: la fusione di caratteristiche culturali diverse da parte di gruppi culturali distinti, senza che ciò implichi fusione biologica.

Intolleranza: mancato rispetto delle credenze o delle opinioni altrui.

 Kosher: termine ebraico che significa "ben fatto", "corretto", "valido"; di solito riferito a cibo o altra preparazione eseguita secondo il rituale.

Mein Kampf: l'opera, il cui titolo in italiano significa "la mia lotta", fu scritta da Hitler durante la sua prigionia; divenne il breviario della dottrina politica nazista.

Mussulmano: termine che si riferisce alle condizioni di quegli internati nei campi di concentramento che erano talmente esausti, sia fisicamente sia psicologicamente, da essere completamente passivi e dipendenti, e da perdere la propria individualità e autostima.
Ne parla anche Primo Levi in Se questo è un uomo dando la seguente spiegazione: «Con tale termine, "Muselmann", ignoro per quale ragione, i vecchi del campo designavano i deboli, gli inetti, i votati alla selezione». Sul termine Levi torna ne I sommersi e i salvati precisando: «Era comune a tutti i Lager il termine "Muselmann", mussulmano, attribuito al prigioniero irreversibilmente esausto, estenuato, prossimo alla morte. Se ne sono proposte due spiegazioni, entrambe poco convincenti: il fatalismo e le fasciature alla testa che potevano simulare un turbante».

 Nazismo: abbreviazione di "Nazionalsocialismo", la dottrina espressa dal Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori (National-Sozialistische Deutsche Arbeiterpartei, NSDAP). Viene chiamata così la dittatura di Adolf Hitler tra il 1933 e il 1945.

Neonazismo: movimento politico che si rifà alle dottrine naziste.

Olocausto :  rito delle religioni antiche greca e ebraica, consistente nel sacrifcio di una vittima mediante combustione completa. Sull’onda del successo di uno sceneggiato televiso statunitense degli anni ’70 così intitolato, il termine passò ad indicare impropriamente lo sterminio (ebraico shoah ) degli ebrei da parte dei nazisti.

Paramilitare: di organizzazione che agisce come se fosse un esercito, ma non ne ha lo status di ufficialità, e spesso opera in segreto. Tale era l'organizzazione delle S.A. (Sturmabteilungen).

Partigiani: alla lettera "di parte"; durante la seconda guerra mondiale, chi faceva parte dei movimenti di resistenza contro i tedeschi.

Pensionamento: eufemismo per indicare la costrizione dei lavoratori "non ariani" ad abbandonare il proprio posto di lavoro.

Persecuzione: l'atto di tormentare un individuo o un gruppo di individui a causa della loro razza, religione, colore, origine o altra caratteristica distintiva.

Pogrom: termine russo che significa "distruzione"; indica le sollevazioni popolari, con massacri e saccheggi, compiute tra il 1881 e il 1921 nella Russia zarista contro gli ebrei; di qui il significato più generale di "persecuzione sanguinosa di una minoranza" che la parola ha poi assunto.

Pregiudizio: opinione sfavorevole su una persona o un gruppo di persone, fondata su uno stereotipo.

Propaganda: la diffusione di una determinata dottrina o di affermazioni che riflettano questa dottrina e ne favoriscano gli interessi e anche informazione usata per danneggiare o esaltare l'immagine di questo o quel gruppo, individuo o opinione. La propaganda può agire 1) spargendo notizie false, 2) "piegando" la realtà a proprio uso e consumo, 3) celando una parte di realtà, allo scopo di raggiungere gli obiettivi desiderati.

Protocolli dei Savi Anziani di Sion: un falso, confezionato in Francia da immigrati russi durante il regno dello zar Nicola II (1894-1917), che fingeva di essere la bozza di un convegno di esponenti del movimento ebraico che congiuravano per prendere il potere in tutto il mondo.

Putsch: parola originariamente svizzera che significa "colpo violento", "cozzo" e quindi "congiura, colpo di stato".

Rabbino: nell'antichità, titolo onorifico dei dottori della legge presso gli ebrei; oggi ministro del culto (letteralmente = "mio maestro").

Razzismo: opinione secondo cui vi sono differenze intrinseche tra le varie razze umane che determinano gradi diversi di dignità fra una razza e l'altra. Questa opinione ha generalmente come corollario quella che la propria razza è superiore alle altre.

Reazionario: persona le cui opinioni politiche sono estremamente conservatrici, normalmente per reazione a un'idea liberale o progressista.

Reich: sostantivo neutro tedesco per "impero, regno, stato" con riferimento alla Germania; vedi anche Terzo Reich.

Reichsführer: titolo dato alla carica che toccò a Hitler una volta che egli ebbe riunite in sé le funzioni di presidente della repubblica e di cancelliere.

Reichstag: il parlamento della Germania durante il secondo Reich e la repubblica di Weimar.

Resistenza: alla lettera, l'opposizione, attiva o passiva, al realizzarsi di uno scopo. Per esteso, movimento di opposizione armata all'occupazione nazista.

Revisionismo (storico): la tendenza a riscrivere la storia a proprio uso e consumo, per ragioni ideologiche o politiche.

S.A. (Sturmabteilungen = reparti d'assalto): il braccio paramilitare del Partito nazista, comandate da Ernst Röhm; sono dette anche "Camicie brune". Svolsero attività squadristiche e di guerriglia urbana contro gli oppositori al regime nazista, e sono tristemente famose per i metodi violenti e terroristici.

Sanzione: punizione comminata da un'autorità a chi non si attiene a una regola o a una legge.

Semita: appartenete a una popolazione del gruppo etnico-linguistico dei Semiti, tradizionalmente associato a Sem, figlio di Noè secondo la Genesi, comprendente in antico gli  Assiri e i Babilonesi, i Fenici e gli Israeliti¸ sopravvivente oggi solo con gli Arabi e gli Ebrei.

S.D. (Sicherheitsdienst = servizio di sicurezza): corpo scelto della polizia segreta diretto da Reinhard Heydrich.

S.S. (Schutzstaffeln = squadre di protezione): note anche come "Camicie nere", erano un'organizzazione paramilitare del governo nazista sviluppatasi dalle S.A. Erano comandate da Heinrich Himmler.

Skinhead: testa-rasata, un membro di un gruppo giovanile "cult". In taluni casi le attività di questi gruppi hanno sparso violenza e terrore contro i neri, gli ispano-americani, gli ebrei, gli asiatici, gli omosessuali e altri gruppi minoritari.

Sinagoga : nel mondo ebraico, assemblea di persone munite per ragioni cultuali, e, per estensione, il luogo ove si tiene la riunione.

Sionismo: il movimento politico-religioso inteso a ricostituire in Palestina una sede nazionale ebraica che offrisse agli ebrei dispersi nel mondo una patria comune, un ritorno alla “terra promessa”  (praticamente esauritosi con la proclamazione dello Stato di Israele, avvenuta il 15 maggio 1948). Il termine deriva da Sion, collina di Gerusalemme.

Socialismo: ogni dottrina politico-economica per la quale coloro che producono beni e servizi possiedono i mezzi di produzione, dividono i guadagni e prendono le decisioni riguardanti produzione e distribuzione dei beni e dei servizi stessi.

Sonderkommando: nei campi di sterminio, distaccamento di uomini che aveva il compito di portar via i cadaveri degli assassinati nelle camere a gas.

Stella di Davide: la stella a sei punte, simbolo del giudaismo.

Stereotipo: generalizzazione sul conto di una persona o di un gruppo, che non si cura delle differenze individuali, ed è spesso di danno alla persona o al gruppo in questione.

Sterilizzazione: l'atto di rendere una persona incapace di riprodursi, vuoi mediante operazione chirurgica vuoi con mezzi chimici.

Sterminio: omicidio di massa. Nel caso degli ebrei avvenne con modalità non meno odiose di quelle che si adopererebbero per uccidere degli insetti.

Svastica: (dal sanscrito swastika = fortunato). Croce gammata o uncinata, a quattro bracci, con le estremità piegate ad angolo retto; viene usato come ornamento fin dalla preistoria in tutto il continente antico e in America; in India era simbolo del sole e creduta efficace contro il malocchio. Fu adottata nel 1910 dagli antisemiti tedeschi come simbolo di arianità, in opposizione agli ebrei; più tardi, negli anni Venti, divenne emblema del Partito nazionalsocialista e poi del terzo Reich.

Taglia: premio, generalmente offerto dallo stato, per chi consegna, o aiuta a trovare, un "fuorilegge".

Talmud: l'insieme della Mishnah e della Gemara, ovvero delle leggi giudaiche tramandate oralmente e poi messe per iscritto; è l'autorità suprema del giure ebraico.

Teorici del razzismo (o della razza): persone che sviluppano teorie, fondate eminentemente su opinioni, pregiudizi e osservazioni di carattere non scientifico, volte a dimostrare che una razza è superiore a un'altra.

Terzo Reich: nome inventato da Hitler per il suo impero tedesco; esso veniva terzo, a parer suo, dopo l' Impero romano (primo Reich), e quello tedesco di Bismarck nell'Ottocento (secondo Reich). Venne enfaticamente celebrato anche come “Reich millenario”, perché Hitler era convinto che sarebbe durato 1000 anni.

Torah: letteralmente significa "insegnamento". Consta dei cinque libri di Mosè: la Genesi, l' Esodo, il Levitico, i Numeri e il Deuteronomio. Il termine si riferisce anche al rotolo di pergamena che porta scritto a mano tutto il testo dei cinque libri.

 Xenofobia: dal greco xenos = straniero e fobìa = ostilità, significa avversione indiscriminata verso tutto ciò che viene dall'estero.

ABSTRACT

Teorie di riferimento

Il progetto didattico

Fase preattiva 

L’intervento didattico

Il percorso didattico

CONCLUSIONI

BIBLIOGRAFIA GENERALE 

BIBLIOGRAFIA   SU  CINEMA E DIDATTICA 

ALLEGATI

 

  

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