INSEGNARE
CON IL CINEMA
la
storia per immagini in un istituto professionale:
la shoah
ABSTRACT
L’esperienza di tirocinio è stata molto importante, perché
mi ha indotto a riflettere, in modo critico, sul processo di
apprendimento-insegnamento più di quanto accada nella consueta attività
didattica: aver formulato un progetto didattico (fase pre-attiva), averlo applicato concretamente (fase
attiva) e soprattutto avere ripensato e meditato a
posteriori su tale progetto (fase
post-attiva) sono stati percorsi di grande importanza.
La prassi scolastica quotidiana non è certo altra cosa rispetto al
tirocinio: intervengono naturalmente gli stessi elementi e anche i momenti
in cui si articola il processo educativo sono i medesimi. Ma è il momento
critico finale quello che nella normale attività scolastica passa spesso in
secondo piano o rimane implicito: l’autovalutazione e la riflessione sul
proprio operato sono quasi sempre limitate e noi stessi non riusciamo ad
avere consapevolezza né degli aspetti negativi (da correggere in tutto o in
parte) né degli aspetti positivi.
L’esperienza didattica che illustrerò nelle pagine seguenti ha
arricchito la mia professionalità sotto molti punti di vista, che cercherò
di sintetizzare qui di seguito.
Dal
punto di vista teorico ho
imparato a:
-
porre al centro del processo di
apprendimento-insegnamento il soggetto
dell’apprendimento;
-
considerare l’apprendimento non come una “trasmissione” di nozioni e
di contenuti già pronti, ma come un sapere critico che porti ad operare
sulle cose e sul mondo, dando quindi maggiore
spazio alle competenze che vengono potenziate che
non ai contenuti dell’insegnamento;
-
intendere la
scienza (anche quella che si occupa delle discipline umanistiche) non in
senso dogmatico, ma come dinamica e
frutto di ricerca;
-
applicare i modelli didattici teorici in modo versatile, cercando di
realizzarne una sintesi.
Dal punto di vista pratico e
metodologico ho appreso a:
-
ricorrere alla ricerca come metodo di
apprendimento considerando il docente e il discente come soggetti della
ricerca, dotati di pari dignità;
-
dichiarare agli studenti gli scopi
dell’apprendimento formulandoli in modo chiaro e soprattutto non in
termini teorici, ma concreti;
-
coinvolgere nelle scelte i soggetti del processo di apprendimento e dare
loro consapevolezza di una progettualità
forte sia per quanto riguarda i contenuti sia soprattutto per quanto riguarda le finalità e i metodi del progetto didattico;
-
usare strumenti didattici adatti al
progetto e ai soggetti;
-
usare forme di valutazione coerenti
con il lavoro svolto.
-
usare la valutazione come
autovalutazione del lavoro svolto;
Oggetto di questa relazione sono l’illustrazione e l’analisi di
una ipotesi di uso
didattico del cinema all’interno di
un laboratorio di storia.
Attraverso i dati raccolti durante l’osservazione e l’esperienza nei
tirocini ho potuto appurare come lo studio della storia sia
talvolta proposto in modo poco efficace dal punto di vista
metodologico. È noto inoltre come attualmente sovente la storia non susciti
un grande interesse tra allievi poco motivati e ciò può essere dovuto a vari
fattori: disinteresse da parte dei ragazzi nei confronti di un mondo che
sentono distante dal loro e,
come si diceva, una didattica poco motivante e coinvolgente.
Il percorso didattico si è fondato inoltre sull’ uso
di differenti tipologie di fonti, in considerazione del fatto che
è importante fornire una visione incrociata di più strumenti di indagine
affinché sia possibile mostrare la complessità della scelta storica.
Nelle pagine seguenti si troverà un intervento
didattico attuato per una classe quinta di un istituto professionale; si
tratta di un laboratorio di storia,
per introdurre gli allievi ad una prima comprensione della ricerca storica.
L’apprendimento, se avviene attraverso la multimedialità,
da intendersi qui come incrocio tra diversi linguaggi, è un apprendimento
che si avvantaggia della risorsa della compartecipazione, del
piacere, della piacevolezza.
La presente relazione illustra i materiali ideati e utilizzati negli
interventi didattici, insieme ad una analisi critica dell’esperienza.
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