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LABORATORIO DI STORIA > materiali didattici > lezioni > la propaganda antiebraica > le scuole e gli ebrei |
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LE
SCUOLE E GLI EBREI (*) I massacri e la propaganda Questo
impulso pedagogico fu pesantemente ostacolato dalle persecuzioni antiebraiche
promosse in occasione della prima crociata: tutta l’area di Rouen fu
devastata nel 1096 da Robert Curthouse e da altri crociati che nel loro
dirigersi verso oriente bruciarono tutti i libri delle scuole rabbiniche.
Altrettanto accadde in Germania al passaggio delle truppe di Emicho; fu così
che Eliezer ben Nathan (Magonza 1090 ca.-1165 ca.) descrisse i soldati
cristiani che: "..Entravano casa per casa e passavano a fil di spada
quanti vi trovavano, senza aver pietà né di uomini né di donne. Abbattevano
le case, demolivano le torri, saccheggiavano. Gettavano a terra i lilbri della Legge e li calpestavano, facevano
rimbobare le loro voci nel Tempio come nei giorni di festa. Divorarono Israele
a bocca piena...". I massacri si susseguirono per tutta la Germania e la violenza fu tale che molti ebrei preferirono il suicidio alla ferocia dei crociati che non tralasciarono di distruggere gli oggetti di culto e soprattutto i libri. Salomon ben Simeon racconta come nell’eccidio degli ebrei di Colonia -dal 30 maggio al 1 luglio 1096- i crociati avessero distrutto la sinagoga impossessandosi dei rotoli della Torah che furono oggetto di dileggio e vennero dispersi per le strade. Anche
nel Perceval ci si avvalse dei caratteri della propaganda antiebraica:
il cavaliere recuperò la memoria il Venerdì santo quando "i malvagi
Giudei, nel loro odio (li si dovrebbe uccidere come cani), fecero il proprio
male e il nostro bene, quando lo misero sulla croce. Persero se stessi e
salvarono noi". I caratteri della polemica furono esasperati da una nutrita serie di caricature che infierivano sui cosiddetti ‘stereotipi ebraici’. Almeno dal 1290 la letteratura e l’arte inglese ironizzarono su: i nasi aquilini, le enormi labbra, gli occhi abnormi con cui gli ebrei venivano connotati. Con nasi adunchi furono rappresentati: Caino, quanti parteciparono alla crocefissione di Cristo, gli uccisori di santo Stefano e nelle raffigurazioni della Passione di Cristo ricorrono i caratteri delle ‘grandi bocche’ degli ebrei. Dall’ Antichità, al Medioevo, sino al nostro mondo contemporaneo ogni persecuzione contro gli ebrei è iniziata sempre con il rogo dei libri e la chiusura delle scuole.
(*) Tratto dal libro, Le Scuole e gli Ebrei di Piero Morpurgo, di prossima pubblicazione. L'articolo è stato pubblicato su Educazione e scuola alla pagina http://www.edscuola.com/archivio/didattica/scuolebrei.html |
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