bibliolab

chi siamo attività e news la biblioteca laboratorio di lettura


mappa del sito

giochi multimedia e web laboratorio di storia laboratorio accadueo
 
LABORATORIO DI STORIA > materiali didattici > lezioni > la propaganda antiebraica > le scuole e gli ebrei 
 
fare storia in Laboratorio
gli interventi degli esperti
i percorsi didattici
materiali didattici
Bibliolab:
la caccia al tesoro
le sitografie
Forum docenti
Forum studenti

LE SCUOLE E GLI EBREI (*)
di Piero Morpurgo 

Tentativi di rinnovamento: tra leggende medievali e rivoluzioni

Bettauer aveva riscontrato nelle comunità ebraiche quella stessa vitalità che aveva suscitato l’ammirazione del Boccaccio. Tra Medioevo ed Età Moderna non erano mancate le proposte di integrazione che però dovettero attendere il 1789.

La Rivoluzione Francese vide l’affermarsi di un dibattito esteso e pubblico sui diritti di cittadinanza degli ebrei. Vi fu chi allora riprese l’antico tema dell’ebreo che ‘naturaliter’ si ritrae dall’ organizzazione della società .

Infatti Ermanno di Carinzia (fl. 1138-1143), nel De Essentiis, sostiene che appartiene a Saturno la melancolia, l’inganno, la cattiveria e che queste disposizioni caratterizzano il popolo ebraico.

La tesi dell’ abbondanza della "bile nera" nel popolo ebraico fu discussa anche in una questio parigina ove si sostenne che per questa disposizione, poiché melancolicus fugit cohabitacionem et congregacionem et diligit loca secretaria vel solitaria, si capisce perchè iudei naturaliter retrahunt se a societate.

Su questo tema, che individua nell’influsso degli astri la l’indole ebraica a non integrarsi nella società, intervenne anche il medico Bernard de Gordon (fl. 1303) precisando che la natura ‘melancolica’ degli ebrei era dovuta non solo all’ozio, ma anche alla perpetua maledizione divina.

In verità da parte cristiana si proclamava la necessità di questa separazione giacche lo stesso Roberto Grossatesta (1168-1253), pur essendo interessato alla produzione culturale ebraica, ebbe modo di ammonire: cohabitacionem Cristianorum cum Judaeis quantum vobis possibile est impedire curetis.

Per Ermanno di Carinzia la dipendenza da Saturno spiegava anche il motivo per cui gli ebrei osservano il Sabato: tale giorno ab ipso Sabdai dictum quod in eorum lingua nomen est Saturni; sic Christi fidelibus diem Solis quo Sol iustitie Christus dominus ab inferis rediens tamquam Sol oriens, claritate sua universo mundo illuxit.

Sull’indole dei popoli così determinata dagli astri Ermanno di Carinzia era stato estremamente esplicito: Solis autem honestas, liberalitas, victoria, Iovis pax equitas, humanitas, que sive in populo Romano, sive in populo Christiano requiramus, in illo gesta et leges Romane, in hoc ecclesiastice docent historie.

Dal suo canto l’abate Maury -nel ‘700- contestava che gli ebrei non potessero partecipare alla vita di una nazione perchè, oltre allo Shabbath, avevano 56 festività di più dei cristiani e ciò ostacolava lo sviluppo dell’agricoltura; tra l’altro erano noti: per la la pigrizia, per la tendenza a sposarsi troppo presto, per l’inettitudine al comando degli eserciti. Dunque non potevano essere francesi. Singolarmente un certo disprezzo -dovuto all’avversità contro le organizzazioni religiose- viene anche da Thomas Paine, celebre sostenitore dei Diritti dell’ Uomo, che tuttavia indica gli ebrei come soggetti naturalmente degradati dallo sposarsi sempre tra di loro. Sul fronte opposto il vescovo di Autun sostenne il buon livello culturale degli ebrei di Bordeaux e di Avignone nonché le radici antiche di quegli insediamentiche avevano sempre rispettato le regole locali.

Fu questo il tempo in cui le riforme napoleoniche erano state estese anche all’ Italia ed alcune novità avevano preceduto la stessa Rivoluzione Francese: Giuseppe II, nel 1781, aveva permesso agli ebrei di frequentare le scuole pubbliche e le università e il principio era stato esteso anche a Trieste.

 

(*) Tratto dal libro, Le Scuole e gli Ebrei di Piero Morpurgo, di prossima pubblicazione. L'articolo è stato pubblicato su Educazione e scuola alla pagina http://www.edscuola.com/archivio/didattica/scuolebrei.html

 

  

LABORATORIO DI STORIA > materiali didattici > lezioni > la propaganda antiebraica